Palazzo Cruz e Sousa

Conosciuto come "Palácio Rosado", per il colore utilizzato all'esterno della casa, il Palazzo Cruz e Sousa fu costruito nel XNUMX° secolo, su iniziativa del brigadiere José da Silva Paes - ingegnere militare, brillante ufficiale del Regio Genio dell'esercito portoghese, che volle trasformarlo nella sede del Palazzo del Governo. Situato di fronte a Praça XV de Novembro, il Palazzo fu una delle prime costruzioni realizzate per il potere pubblico. L'incisione impressa nell'opera di La Pèrouse - il più antico documento iconografico conosciuto su Vila do Desterro (1785), oggi Florianópolis - fa riferimento alla Casa come "l'edificio che, con i suoi due piani, incombe sul piano terra del Largo da Matriz." Molti sono anche i riferimenti fatti da illustri viaggiatori, stranieri e brasiliani, alla Casa dos Governadores. Dall'abate Dom Pernetty, passando per Krusenstern, agli imperatori Pedro II e Tereza Cristina. Lì, nel 1876, nacque l'illustre storico Afonso D'Escragnolle Taunay, figlio dell'allora Presidente della Provincia, Alfredo D'Escragnolle Taunay, visconte di Taunay. Fu anche il luogo di nascita di Aderbal Ramos da Silva, che fu governatore dello stato dal 1947 al 1951. Nonostante sia stata la residenza dei governatori durante il periodo della Colonia, dei presidenti di provincia durante l'Impero e dei capi dell'Esecutivo di Stato, sono pochi i riferimenti alle sue strutture e ai cambiamenti che hanno subito nel tempo. Ma si sa che fu durante il governo Hercílio Luz (1894-1898) che il Palazzo del Governo fu rinnovato, assumendo l'aspetto che ha oggi. La profonda ristrutturazione effettuata durante quasi tutto il quadriennio del governo Hercílio Luz ha completamente modificato le caratteristiche originarie dell'edificio. Sono state ricostruite tutte le sezioni laterali e, lungo la pedana scavata e con la balaustra poi realizzata, sono state collocate figure allegoriche dello scultore italiano Gabriel Sielva, modellate in cemento, oltre ad altri elementi decorativi come i crateri. Le linee fondamentali della composizione sono scandite da lesene dipinte di bianco e sullo sfondo della tinteggiatura esterna delle pareti risaltano le finestre e le porte strappate, incorniciate da cornici rifinite ad architrave a tutto sesto, che incorniciano bandiere fisse, architravi rettilinei e balconi . Isolate o raggruppate, le figure allegoriche sono in numero di dieci, tra cui quella di Mercurio, che simboleggia il commercio e l'industria di Santa Catarina, quella di Anfitrite, dea del mare, a suggerire la vocazione marinara della terra dal ventre verde e quella di Santa Catarina, patrona dello Stato. Sulla facciata principale, al centro, un frontone curvo con lo stemma dello Stato. All'interno dell'edificio non meno ampie furono le modifiche introdotte, migliorando l'illuminazione zenitale della sala principale, con l'introduzione di un lucernario. Fu realizzata una scala rivestita in marmo di Carrara, che serviva anche per la balaustra e i balconi. Tutti questi pezzi sono stati realizzati in Italia. Poiché è incluso nel Set I - Centro Storico, Area Centrale di Florianópolis - il Palazzo è anche protetto dal Decreto nº 270, del 30/12/1986. Secondo la legge statale nº 5.512, del 20 febbraio 1979, fu ribattezzato "Palácio Cruz e Sousa", cessando di essere la sede effettiva del potere esecutivo e iniziando ad avere una funzione socio-culturale. Nel 1954, dopo la costruzione della nuova residenza dei Governatori ad Agronomica, divenne il Palácio dos Despachos e, all'epoca dei governi Antonio Carlos Konder Reis ed Esperidião Amin, subì lavori di restauro. Museo Storico Santa Catarina.



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